Un anno con la Leica M: rifarei la scelta?
Lo sappiamo, noi fotografi non siamo mai contenti e non esiste la macchina perfetta, anche perchè, soprattutto quando si fotografa per lavoro, ogni applicazione richiede una tipologia di macchina differente. Questo è il motivo che mi ha portato a fare una serie di riflessioni che leggerete di seguito, in merito alla bontà della scelta fatta esattamente un anno fa quando, a causa a di una forte carenza da “Full Frame”, ho deciso di vendere tutto il mio corredo Fuji per fare il grande e impegnativo passo al mondo Leica M.
Perchè ho deciso di passare alla Leica M
Non è stata una scelta semplice perché utilizzavo il sistema Fuji X da ormai 4 anni e ne ero completamente soddisfatto. Tutt’ora penso sia uno dei migliori sul mercato. Ma mancava qualcosa per me fondamentale, il sensore pieno, o full frame. Non solo per la maggiore profondità e ricchezza di dettagli, ma anche perchè il sensore ridotto, APS-C, non mi permetteva di sfruttare completamente le lenti vintage adattate, snaturandole nella loro lunghezza focale originale. È così, senza portarla per le lunghe, ho acquistato una Leica M, modello 262, senza live view ne video.
Dopo esattamente un anno di utilizzo intenso, rifarei questa scelta?
Se dovessi basare il mio giudizio ai primi tre mesi direi senza dubbio, NO!
Credo che per chiunque, abituato a sistemi reflex completamente automatici, passare ad un sistema a telemetro, tutto manuale, sia quasi un’autopunizione. Nei primi mesi di utilizzo sono arrivato ad odiarla, tutto sembrava inutilmente difficile e macchinoso e i fuori fuoco si sprecavano.
Ma una volta capita, quando avviene la mutazione, prima di tutto mentale poi fisica, nel concepire diversamente il modo di fare fotografia, beh, ho cominciato ad amare la mia Leica M follemente. È così mi sono sentito sempre più sicuro e a mio agio e sono arrivati anche i risultati ottimi. Ne ho apprezzato a pieno la discrezione e la qualità sia del corpo che della fotografia finale, l’ottima durata della batteria, la sua straordinaria capacita di operare in manuale con il fuoco a zona. Una rivoluzione copernicana per me, che mi ha portato a tornare indietro e capire cosa fosse davvero la fotografia, la sua essenza, costruita fondamentalmente da tre semplici parametri, tempo diaframma e iso, e creata nella mente.
Qualcosa mi è mancato…
Passata la fase di innamoramento totale ecco che, nei sei mesi successivi ho cominciato a notare i primi difetti, le prime mancanze… Prima di tutto, non avevo la possibilità di adattare le lenti di terze parti o vintage, a causa dell’assenza di live view. Mi mancava tanto il wi-fi per trasferire immediatamente le foto sul telefonino e quindi caricarle sui miei canali social o sul blog. Mi é mancata la possibilità di fare macro, sempre per l’assenza del live view.
Insomma, mi é mancata una certa versatilità della camera.
Ho provato ad usare la Leica M per lavori piu’ commerciali come still life e food oltre che paesaggi, ma il risultato non è stato soddisfacente perchè in questi campi ho fatto molta fatica. Al contrario, ho ottenuto risultati strepitosi quando ho utilizzato il Summicron Asph 28mm f2, per raccontare una storia o per catturare un momento di vita per strada.
Conclusioni
Dopo un anno di utilizzo, ho capito che la Leica M è il sistema perfetto e ideale per la street photography. È in questo campo che la Leica M si rivela impeccabile e divertentissima da usare. Ad oggi, se devo uscire per strada per catturare la vita locale, una festa o un mercato, non ho dubbi, porto con me la Leica M con il Summicron Asph 28mm f2. In caso, lo alterno al Summicron 50mm f2 per realizzare qualche bel ritratto.
Ma per tutto il resto, credo che sia meglio un sistema più completo, moderno,versatile e automatizzato.
La mia conclusione è che SI, comprerei di nuovo la Leica M, MA, affiancandogli un’altro corpo per tutto ciò che non sia street.
Ho deciso dunque che la mia combinazione perfetta sarebbe avere la Leica M (magari la M10) per tutto cio che è reportage di strada, eventi, mercati, street, mentre per tutti gli shooting commerciali e/o in studio, still life di prodotti, dovrei affiancare un’altra macchina ed è da circa un mese che sto valutando tutte le possibilità, tra Leica, Sony Alpha e Canon.
Leica M typ 262 – Perchè si
- Dimensione e discrezione perfetti per la fotografia di strada e di viaggio
- Altissima qalità delle lenti Leica
- La bellezza dei piani fuori fuoco Leica. Non so spiegalro, ma la resa è molto piacevole e realistica.
- La semplicità di utilizzo del sistema
- Ottima durata della batteria (circa 600 scatti)
- La ricchezza dei file DNG, facilmente lavorabili e ricchi di informazioni soprattutto nelle ombre.
- In generale, la non svalutazione del materiale Leica. Tranquillità di un investimento che puo’ essere recuperato anche a distanza di anni.
Leica M typ 262 – Perchè no
- Assenza del Live View
- Assenza del Wi-Fi
- Non poter adattare lenti terze
- Non poter fare Macro
- In generale, i costi alti del mondo Leica, ogni modifica o cambiamento, che sia una Lente o un piccolo accessorio, costa, tanto.
Detto questo, ecco come cambierò il mio corredo
Tutte queste riflessioni mi hanno portrato ad una decisione:
Ho bisogno di avere due corpi professionali dedicati per i due specifici settori di fotografia in cui lavoro.
- Travel e Street Photography: Leica M 262 / upgrade a Leica M10
- Commercial e Still life (Food): Da decidere (Sony Alpha/Canon/Leica?)
Di sicuro ci saranno novità a breve, in attesa, mi piacerebbe leggere qualche vostro parere o consiglio.
A presto,
Sabino
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Marco
Ciao Sabino, interessante prospettiva. Io uso la M con un 35 cron per tutti gli scatti di street e reportage e sono giunto alle tue stesse conclusioni. Ho fatto una scelta di lente ancora più radicale: una e basta. Per food e commerciale, nikon e zeiss sono una buona combinazione e non fanno rimpiangere le ottiche Leica ne tanto meno il sensore. Buon divertimento, M
Sabino Parente
Caro Marco, grazie per il tuo commento, mi fa piacere che la mie conclusioni trovino qualche riscontro. Penso che la scelta di utilizzare una sola lente sia l’ideale ed anche io sto andando in quella direzione. Ma hai preso anche tu la SL? Quale lente mi consiglieresti, tra Nikon e Zeiss, per l’utilizzo in studio? Cerco anche un buon Macro… Grazie, Sab
Marco Brivio
Ciao Sabino. Io affianco la M240 con la SL e sono strasoddisfatto. Non ritornerei più a Nikon o Canon (le ho avute entrambe in passato). Quando prendi in mano una Leica capisci che stai usando l’essenziale, studiato da fotografi per fotografi e non materiale progettato da ingegneri nerd (come il caso delle Sony alpha).
Sabino Parente
Assolutamente…infatti è quello che mi ha conquistato della Leica, la sensazione di avere tra le mani uno strumento che è stato progettato da fotografi per fotografi. A si sente… E’ difficile da spiegare, ma ad oggi, faccio fatica ad utilizzare di nuovo un corpo Canon o Nikon, mentre mi sento totalmente a mio agio con la Leica tra le mani. E ti diro’ di piu’, non sento per niente la mancanza del fuoco automatico, anzi, mentalmente ho proprio rimosso la sua esistenza. Mi viene tutto cosi’ naturale.
La combo M più SL rappresenta la perfezione anche per me. Il mio “piano diabolico” infatti è arrivare ad avere l’accoppiata SL+M10. Una per i lavori in studio e l’altra, la M ovviamente, per i viaggi e lo street. Infatti sto vendendo la M262 per poi prendere la M10. Non perchè mi son trovato male con la M262, tutt’altro, ma semplicemente perchè ho bisogno di una macchina che mi permetta di adattare qualsiasi lente, cosa che la M262 purtroppo non puo’ fare non avendo il live view.
Per quanto riguarda le lenti, ho trovato il mio equilibrio con i Summicron 28mm e il 50mm, anche se in futuro vorrei almeno un Summilux per sfruttare l’apertura di 1.4 negli scatti in bassa luce.
Mentre per i miei scatti in studio di food, ho scelto il Nikon PC-E 85mm Tilt and Shift e i risultati sono davvero fantastici.